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al testo di Vincenzo Corsaro
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Adoravo guardare il tramonto, perché là ero diretto. Odiavo l'alba perché era tortura per la mia esistenza. Poi fra il silenzio delle emozioni sei arrivata tu, leggera, nel crepuscolo della mia vita, quando lasciavo che la pioggia mi bagnasse, assorbendone lentamente ogni goccia, perché avevo l'anima avvizzita come un albero nato su un arido terreno.
Gocce di paradiso hai versato nel mio cuore, lenito ferite mai guarite, addolcendole. Quando il sole scorge se stesso tu sorgi sulla mia vita illuminandola, con impeto mi aspiri negli abissi del tuo cielo, tempeste d'amore in giorni sereni toccano il mio cuore.
Nuvole e venti passano spesso inquieti sopra me, ma il mio cuore ricorda in pace i travagli di quella vita perché adesso adora guardare l'alba insieme a te, mano nella mano. |
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